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Tinteggiare le pareti in un appartamento in affitto: cosa ti è concesso?
Puoi tinteggiare le pareti a tuo piacimento? Oppure l’amministrazione può intervenire e dire la sua? E prima di lasciare l’appartamento, devi ridipingere di bianco le pareti? Ti spieghiamo quali sono i tuoi diritti quando si tratta di tinteggiare le pareti del tuo appartamento in affitto.
Chi desidera far tinteggiare le proprie pareti o vuole cimentarsi con rullo e colori, deve considerare un paio di aspetti. In primo luogo, non tutte le vernici sono uguali. In secondo luogo, anche l’amministrazione ha voce in capitolo.
Quasi ogni appartamento in affitto oggigiorno ha le pareti bianche, e il motivo è piuttosto ovvio: un appartamento con pareti bianche sembra più luminoso, accogliente e grande rispetto ad altri colori. In compenso, la classica pittura bianca non è per nulla originale.
Tinteggiare le pareti: bisogna informare l’amministrazione?
Se hai intenzione di ritinteggiare le pareti, prima dovresti informare il tuo amministratore. Infatti, tinteggiare le pareti in colori diversi rispetto al bianco viene classificato come usura straordinaria dell’appartamento.
Non è vietato, ma al momento di restituire la casa, l’amministrazione può chiederti di tinteggiare di nuovo le pareti o di assumerti una parte delle spese per il loro rinnovo da parte di un imbianchino. In circostanze del genere, un’assicurazione di responsabilità civile rifiuterà la richiesta di assunzione dei costi.
Il calcolo effettivo della spesa che devi sostenere per il rinnovo delle pareti avviene sulla base della «Tabella paritetica della durata di vita». Questa tabella informa sul livello medio di usura durante un determinato periodo di locazione e tu devi pagare solo per i danni che superano i normali segni di usura. In questo caso, per il rinnovo più dispendioso delle pareti a causa del colore insolito che hai scelto.
Le amministrazioni possono vietare la tinteggiatura
L’amministrazione ha la facoltà di rifiutare la richiesta senza motivazione o di vincolarla a ulteriori condizioni. In ogni caso, una volta dato il consenso non potrà più revocarlo: ti consigliamo quindi di procurarti un’autorizzazione scritta prima di iniziare a tinteggiare le pareti in tutta la casa con colori sgargianti.
Se hai ottenuto un’autorizzazione, l’amministrazione deve risarcirti per l’eventuale valore aggiunto. Se, ad esempio, hai apportato diverse migliorie a tue spese in un appartamento non ristrutturato, hai diritto a un rimborso. Per questo ti suggeriamo di conservare tutte le ricevute dei lavori eseguiti. In questo modo avrai in mano prove schiaccianti in caso di controversie al momento della riconsegna.
Quali sono gli effetti dei diversi colori per pareti?
In linea generale, il nero e il rosso non sono consigliati per tinteggiare le pareti senza altre tonalità, mentre qualunque altro colore può in effetti influire sugli stati d’animo: sembra che il rosa tranquillizzi, motivo per cui è consigliato per le camere da letto, mentre l’arancione fa apparire le stanze grandi più piccole e quindi più accoglienti. Il giallo, di contro, rende i locali piccoli più spaziosi e adatti per sentirsi bene. Entrambi possono risultare utili nel soggiorno o nello studio. A seconda della tonalità, il marrone ha un effetto calmante o rafforzante.
Il blu, dal canto suo, trasmette un’atmosfera più fredda ed è quindi sconsigliato a chi batte i denti facilmente. È, al contrario, indicato per chi soffre il caldo e lascia apparire le stanze di piccole dimensioni più grandi. Il verde e il turchese sono i colori per eccellenza: non sono infatti né caldi né freddi, per cui trasmettono sensazioni che abbracciano di tutto, dal relax alla vivacità.
Il viola, invece, è una tonalità controversa: alcuni desiderano sottolinearne la nobiltà in locali di rappresentanza, altri mantengono le distanze affermando che abbatte e soffoca.
Riassumendo: puoi tinteggiare le pareti come preferisci. Al momento di lasciare l’appartamento, tuttavia, l’amministrazione può obbligarti a riportarlo allo stato originario. Per andare sul sicuro ti conviene richiedere una conferma scritta.