Contratto di mediazione: tutto quello che devi sapere

Contratto di mediazione: tutto quello che devi sapere

17.05.2024

Se stai cercando un immobile o vorresti vendere il tuo, molto probabilmente ti rivolgerai a un agente immobiliare. In Svizzera è consuetudine stipulare un contratto di mediazione tra l’agente immobiliare e il soggetto committente in modo da disciplinare la collaborazione. Ma cos’è esattamente un contratto di mediazione e quali tipologie esistono? Scoprilo in questo articolo.

Contratto di mediazione: di cosa si tratta?

Un contratto di mediazione è un contratto stipulato tra agente immobiliare e cliente che ne disciplina la collaborazione. L’agente immobiliare si impegna a fornire determinate prestazioni come, ad esempio, la ricerca di acquirenti o immobili adatti. In cambio, riceve una provvigione che di solito dipende dal prezzo di vendita o dall’affitto.

Requisiti legali

Il contratto deve essere stipulato per iscritto e contenere determinate informazioni, quali l’identità dei soggetti contraenti, le prestazioni dell’agente immobiliare e la provvigione. Il soggetto committente deve inoltre essere informato circa il suo diritto di revoca.

Compiti dell’agente immobiliare

L’agente immobiliare svolge diversi compiti nel contesto di un contratto di mediazione. Tra questi rientrano la ricerca di immobili e acquirenti adatti, l’organizzazione delle visite, le trattative sul prezzo e la preparazione del contratto d’acquisto. L’agente immobiliare fornisce consulenza anche in merito al prezzo di mercato e al finanziamento.

Obblighi della clientela

Nell’ambito di un contratto di mediazione, il soggetto committente è tenuto a supportare l’agente immobiliare e a mettere a disposizione tutte le informazioni rilevanti, ad esempio fornendo la documentazione necessaria per redigere l’annuncio e comunicando all’agente eventuali variazioni che potrebbero influire sul mandato.

Durata

Di solito, la durata di un contratto di mediazione varia da sei mesi a due anni. Tuttavia, è anche possibile stipulare un contratto senza una durata definita. In tal caso, entrambe le parti possono rescindere il contratto con un termine di preavviso di tre mesi.

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Tipologie di contratto di mediazione

Esistono diversi tipi di contratti di mediazione, strutturati in modo diverso a seconda del tipo di collaborazione tra agente immobiliare e committente. Le tipologie più comuni sono:

  • Mandato esclusivo: l’agente immobiliare è l’unica persona autorizzata a vendere o affittare l’immobile. Questo contratto offre all’agente immobiliare maggiore sicurezza e motivazione nella ricerca di acquirenti o locatari.
  • Contratto di mediazione semplice: in questo caso, il soggetto committente ha il diritto di cercare direttamente acquirenti o locatari, mentre l’agente immobiliare opera parallelamente. Nel caso in cui il soggetto committente concluda un contratto autonomamente, dovrà comunque versare la provvigione pattuita all’agente immobiliare.
  • Contratto di mediazione generale: questo tipo di contratto conferisce all’agente immobiliare il diritto di agire in generale nell’ambito dell’intermediazione immobiliare. Tuttavia, il soggetto committente può decidere in autonomia se avvalersi o meno dei servizi dell’agente immobiliare.

Cosa deve contenere un contratto di mediazione?

Un contratto di mediazione funge da linea guida per la collaborazione tra te e l’agente immobiliare e ha lo scopo di chiarire tutti i termini e le informazioni rilevanti. È importante che tutti i punti pertinenti siano trattati in modo approfondito in questo contratto, al fine di evitare futuri malintesi. Un contratto di mediazione deve contenere le seguenti informazioni:

  • Nomi di entrambe le parti: il contratto dovrebbe indicare chiaramente i nomi e i dati di contatto di entrambe le parti.
  • Immobile: è necessario fornire una descrizione precisa dell’immobile, comprese la sua posizione e le sue caratteristiche.
  • Importo della provvigione: il contratto deve indicare la provvigione esatta che l’agente riceve in caso di stipula di un contratto di vendita o locazione.
  • Compiti dell’agente immobiliare: questa sezione del contratto definisce gli obblighi e i compiti dell’agente immobiliare come, ad esempio, la mediazione con acquirenti o locatarie e locatari e l’organizzazione delle visite.
  • Indennità di rappresentanza: se applicabile, il contratto deve indicare se l’agente immobiliare riceve o meno un’indennità di rappresentanza in caso di inadempienza contrattuale.
  • Informazioni sull’esclusività e sul doppio mandato: il contratto deve specificare se l’agente immobiliare ha diritti esclusivi sull’intermediazione della vendita o della locazione dell’immobile e quali sono le conseguenze di un doppio mandato.
  • Durata del mandato: la durata del contratto deve essere indicata chiaramente, specificando una data di inizio e di fine.
  • Modalità di disdetta: infine, il contratto deve chiarire a quali condizioni e con quali modalità può essere disdetto da entrambe le parti.

Diritto di revoca nel contratto di mediazione

In qualità di committente, se stipuli un contratto di mediazione godi del diritto di revoca previsto dalla legge. Ciò significa che entro 14 giorni dalla stipula puoi recedere dal contratto senza indicarne i motivi. La revoca deve avvenire per iscritto e può essere inviata per posta o e-mail all’agente immobiliare. Importante: se hai già incaricato l’agente immobiliare della mediazione relativa a un immobile e la prestazione è stata fornita integralmente, il diritto di revoca non è più valido.

Aspetti finanziari relativi al contratto di mediazione 

Provvigione di mediazione

La provvigione di mediazione è stabilita in un contratto di mediazione e rappresenta la commissione che un agente immobiliare riceve per le sue prestazioni. Viene calcolata come percentuale del prezzo di vendita o di affitto dell’immobile. L’importo della provvigione può quindi variare da regione a regione ed essere negoziabile. È importante che nel contratto di mediazione venga stabilita per iscritto la provvigione esatta, in modo da evitare malintesi futuri.

Rimborso spese o indennità di rappresentanza

Oltre alla provvigione, in un contratto di mediazione è possibile stabilire anche un rimborso spese o un’indennità di rappresentanza. Il rimborso spese non è disciplinato dalla legge e deve essere stabilito nel contratto. Prima della stipula del contratto è importante informarsi sulle condizioni e sull’ammontare del rimborso spese. Oltre alla provvigione possono derivare altri costi come quelli legati a pubblicità e perizie, che devono comunque risultare adeguati.

Disposizioni legali per un contratto di mediazione

Quando si sottoscrive un contratto di mediazione, ci sono alcuni aspetti legali di cui è bene tenere conto. In Svizzera, il Codice delle obbligazioni (CO) e l’Ordinanza concernente gli agenti immobiliari e gli intermediari di fondi (Ordinanza sugli agenti immobiliari) disciplinano gli aspetti giuridici più importanti per i contratti di mediazione.

  • Forma scritta del contratto: secondo l’art. 12 del CO, un contratto di mediazione non deve essere stipulato obbligatoriamente per iscritto. Tuttavia, è consigliabile redigere un contratto scritto al fine di evitare eventuali ambiguità o controversie future.
  • Diritto di revoca: ai sensi dell’art. 40 del CO, hai il diritto di recedere da un contratto di mediazione entro 7 giorni senza indicarne i motivi. Tieni presente che il termine decorre dal giorno in cui tu o una terza parte da te designata ricevete il contratto.
  • Provvigione di mediazione: l’ammontare della provvigione dell’agente immobiliare non è stabilito per legge e può quindi essere negoziato liberamente. Tuttavia, deve essere chiaramente definito nel contratto. Secondo l’art. 412 del CO, l’agente immobiliare ha diritto alla provvigione solo se la sua indicazione o la sua mediazione hanno portato alla conclusione del contratto principale (ad es. contratto di vendita o locazione).
  • Obblighi d’informazione dell’agente immobiliare: l’agente immobiliare ha l’obbligo di fornirti tutte le informazioni importanti relative all’immobile e al processo di vendita o locazione. È inclusa anche la comunicazione di tutti i difetti dell’immobile di cui è a conoscenza.

Ricorda che si tratta di informazioni generali e che ogni caso deve essere valutato individualmente. Per eventuali domande o dubbi ricorri sempre ad assistenza legale. Homegate può aiutarti proponendoti una selezione di avvocati competenti.

Domande frequenti sul contratto di mediazione

Quali sono le differenze tra un contratto di mediazione per vendita e un contratto di mediazione per locazione?

Un contratto di mediazione per vendita e un contratto di mediazione per locazione si distinguono principalmente per la loro finalità. Mentre il primo ha come obiettivo la vendita di un immobile, il secondo è finalizzato alla locazione di un immobile. Pertanto, gli obblighi dell’agente immobiliare, la provvigione e le altre condizioni contrattuali di questi due tipi di contratti di mediazione possono variare.

Con un contratto di mediazione è possibile vendere la propria casa anche privatamente?

La possibilità di vendere la tua casa privatamente dipende dalle condizioni stabilite nel tuo contratto di mediazione. Alcuni contratti contengono una clausola di mandato esclusivo, secondo cui solo l’agente immobiliare è autorizzato a vendere l’immobile. Pertanto, un contratto di questo tipo non consentirebbe la vendita privata.

Cosa succede se l’agente immobiliare non vende la casa?

Se l’agente immobiliare non vende la casa, l’obbligo di versargli comunque una provvigione dipende dalle disposizioni contrattuali. Di norma, l’agente immobiliare ha diritto alla provvigione solo se la sua indicazione o la sua mediazione hanno portato alla conclusione del contratto principale (ad es. contratto di vendita o locazione)

Il contratto di mediazione comporta un costo?

In linea di principio, un contratto di mediazione comporta sempre dei costi. Tuttavia, l’ammontare della provvigione dell’agente immobiliare non è stabilito per legge e può quindi essere negoziato liberamente. Tuttavia, deve essere chiaramente definito nel contratto. Oltre alla provvigione possono derivare altri costi come quelli legati a pubblicità e perizie, che devono comunque risultare adeguati.